L’esilio di una giovane ragazza brasiliana a Parigi in fuga dalla dittatura militare, l’incontro con Deleuze e Guattari, il potere di una canzone e di un grido di vita davanti alla morte. Da qui, la rinascita del desiderio come “forme di espressione che creiamo per trasferire nella forma del visibile e del dicibile gli stati sensibili” e il ritorno in Brasile. La “grazia” di Suely, oggi più che mai urgente