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Frequentare il futuro
21. gennaio 2023
Se c’è ancora un futuro, questo sta nella conquista della potenza che ci permettere di coglierlo e frequentarlo nelle pratiche collettive, relazionali e visibili che producono confusione e disordine. L’esperienza ordinaria, fisica, che facciamo di quelle pratiche consente di sperimentare oggi il futuro come sensazione che ci sottrae o ci fa disertare temporaneamente dall’ordine sociale che, per sua natura, tende a negarlo.

Note per una ricerca attivista (o clinica) - terza parte
05. aprile 2021
Terza e ultima parte. La genealogia in funzione di una ricerca attivista e la sua funzione clinica. Da qui, si aprono percorsi di ricerca che stiamo provando a delineare con amici di nuova, vecchia e vecchissima data: dall'Italsider di inizio anni Sessanta, alla Fincantieri di oggi, passando per la logistica, ma non solo.

Note per una ricerca attivista (o clinica) - seconda parte
04. aprile 2021
Seconda parte. Perché fare ricerca? L'inchiesta "non è fatta allo scopo di accumulare conoscenze, ma per accrescere la nostra intolleranza e farne un'intolleranza attiva", non serve a "dire la verità muta di tutti"; serve per lottare "contro le forme di potere là dove ne è ad un tempo l'oggetto e strumento: nell’ordine del ‘sapere’, della ‘verità’, della ‘coscienza’, del ‘discorso’"

Note per una ricerca attivista (o clinica) - prima parte
03. aprile 2021
Abbiamo bisogno di tempo. E' indispensabile darci un tempo ragionevolmente lungo per trovare la capacità di rallentare le nostre riflessioni e imporle delle pieghe, farle arrivare là dove non siamo abituati ad avventurarci. Solo dandoci il giusto tempo riusciamo a correggere la presbiopia che ci impedisce di intercettare ciò che è troppo vicino per poterlo mettere a fuoco, o talmente ripugnante da non riuscirlo a includere nei nostri abituali percorsi riflessivi