Parecchi anni fa, Cecilia Bartoli, presidente dell’associazione Asinitas di Roma al momento della sua fondazione, mi disse una frase sintetica e illuminante. “Quello che stiamo proponendo alla scuola Pisacane è una cittadinanza scolastica”. Credo di averla guardata con lo sguardo ebete di chi sente dire qualcosa che inaspettatamente lo investe. Quella frase di circa 10 anni fa è stato il punto di partenza di alcune riflessioni sul tema della cittadinanza che provo ora a rimettere in ordine
L’arte riesce da sempre ad aggiungere un livello di comprensione, di condivisione empatica, emozionale del Reale che raffigura e performa. Quello che è stato prodotto a Napoli ad aprile va esattamente in questa direzione. Il Mediterraneo fotografato, riprodotto e cantato appare come luogo di potere, di dominio. I migranti, in questo lavoro, sono i corpi assoggettati, interpellati in quanto rifiutabili sulla base di norme che connotano il passato-presente dell’Europa come il tempo coloniale (sr)
Intercultura e cittadinanza sono due termini che definiscono in maniera coestensiva l'irriducibilità del conflitto politico e socio-culturale che, oggi più che mai, taglia trasversalmente tutti i continenti. Parlare di intercultura senza affrontare il tema della cittadinanza equivale a negare la valenza politica forte e conflittuale che il termine in sé racchiude. Il suo contrario invece apre scenari interessanti e più che mai attuali di azione e discussione sulla nostra contemporaneità