Il desiderio è da sempre oggetto d'interesse del potere, definendo con modalità diverse, ma fini sostanzialmente uguali, il rapporto tra autorità e individuo. Nei social network questo rapporto si fa quotidiano, intimo, estendendosi "al profondo offline delle nostre coscienze".
Se c’è ancora un futuro, questo sta nella conquista della potenza che ci permettere di coglierlo e frequentarlo nelle pratiche collettive, relazionali e visibili che producono confusione e disordine. L’esperienza ordinaria, fisica, che facciamo di quelle pratiche consente di sperimentare oggi il futuro come sensazione che ci sottrae o ci fa disertare temporaneamente dall’ordine sociale che, per sua natura, tende a negarlo.