L’obiettivo delle "politiche dell'identità" non è solo, o non è tanto, la produzione di identità associate a “corpi docili”. Per far sì che ogni sua declinazione sia reinvestibile produttivamente nel sistema di norme, quelle stesse politiche devono includere – differenzialmente – ogni identità e rivendicazione a essa associata nelle pratiche discorsive che legittimano e rendono fruibile quel sistema
La vitalità umana astratta si sostanzia nel cyber-spazio in cui siamo immersi al punto da non renderci neppure conto, ogni volta che interagiamo con delle macchine, le quote enormi del nostro “pensiero” che le stiamo affidando.
In questo piccolo volume, composto da contributi di studiosi/e di varia estrazione, si racconta un po' anche la storia di Transglobal. A marzo in libreria
Fabrice Olivier Dubosc pubblica per Transglobal il testo di un intervento a un corso su Migranti, diritti, salute organizzato dalla Fondazione Celli presso la scuola umbra di amministrazione pubblica. La costituzione del soggetto, la dimensione psichica e il suo rapporto con il Reale, il desiderio, l'interpellazione e il riconoscimento portano Fabrice Olivier a scavare nella dimensione fantasmatica dell'identità, ponendo in evidenza la complessa rete di elementi che la compongono
E’ necessario definire l’identità? Quale può essere il contributo che questo esercizio può dare alla compressione del fenomeno migratorio? Affrontare un tema così complesso comporta certamente dei rischi, ma consente di riflettere su una realtà che spesso si tende da più parti a generalizzare, con il rischio di vedere solo alcuni aspetti e non vederne, in filigrana, altri.
"I’ve nothing to lose, beta day i seek for"
Post su fb di E G F
Richiedente asilo diniegato, ma ostinatamente presente