Post con il tag: "(traduzione)"



21. aprile 2020
La genesi di un libro uscito in questi giorni nelle librerie. Dalla provincia mozambicana di Manica, ai quartieri periferici di Roma sud-est. Con i contributi di Daniela Angelucci, Iain Chambers, Fabrice Olivier Dubosc, Federica Giardini, Sandro Mezzadra e Naoki Sakai. Introduzione e a cura di S. Rota

07. febbraio 2020
In questo piccolo volume, composto da contributi di studiosi/e di varia estrazione, si racconta un po' anche la storia di Transglobal. A marzo in libreria

21. maggio 2018
Ha senso parlare di Antropocene? Esiste davvero un anthropos, un'umanità collettiva responsabile di questa nuova era che siamo soliti definire Antropocene? Fabrice Olivier Dubosc dialoga a distanza con i relatori di una serie di conferenze tenute a Rio nel 2014 su questi e temi e sulla possibilità di interrogare il presente utilizzando categorie analitiche non universaliste, che rimettano al loro posto, "traducendole", le responsabilità, le versioni, i noi e gli altri, i limiti e i confini.

05. marzo 2016
Al Mamun, un ragazzo ventenne, mette in scena in modo chiarissimo il significato di paesaggio, come rapporto tra soggetto e luogo di vita, Un rapporto mai statico, che modifica costantemente i due elementi, Evocativo di ricordi di altri luoghi o ambito in cui collocare il proprio vissuto presente, il paesaggio raccontato da Al Mamun svolge il ruolo di mediazione culturale tra luoghi spazialmente e temporalmente lontani. Laurea ad honorem in visual sociology ad Al Mamun!

06. settembre 2015
Esiste un rapporto intrinseco tra cittadinanza, confini, conflitto e traduzione, giocato sulla visione e produzione dello straniero come “nemico”. Ètienne Balibar analizza in questo suo articolo il modo in cui quei concetti si intrecciano nello spazio mobile che si delinea tra Europa e il suo esterno, ma che definiscono anche ambiti di agibilità, di vita, di produzione di soggettività all’interno dell’Europa stessa, creando nuove stratificazioni sociali, politiche e culturali.